Duemila ruote - asta 25-26-27/11/2016

Se vi piacciono le aste, non potrete rinunciare all’appuntamento. E se invece non ne avete mai vista una, è l’occasione per buttarci un occhio e, chissà, tentare l’affare della vita. L’iniziativa porta la firma di RM Sotheby’s, come dire una garanzia, e ha caratteristiche totalmente uniche: è organizzata su un intero weekend (l’ultimo di novembre), in parallelo alla Winter Edition di Milano Autoclassica. Il 25, 26 e 27 novembre sarà dunque la fiera di Rho a ospitare Duemilaruote, una delle vendite all’incanto più grandi, spettacolari e originali mai viste in Europa. Anche perché è senza riserve, o come si suole anche dire: assoluta. Non esistono, cioè, prezzi base predeterminati: il bene va al miglior offerente quale che sia la cifra di partenza.

Made in Italy. In palio c’è ogni bendidio, il che legittima il nome dato all’appuntamento: 430 automobili, 150 motociclette, 60 barche, 140 biciclette (molte sono delle Tour de France stradali) e un numero elevatissimo di cimeli e ricambi di ogni natura, tra cui slitte, insegne smaltate, ruote, motori, svariati altri componenti meccanici e di arredamento, per un totale di 750 lotti. Il pezzo forte, sia numericamente sia per le cifre che verosimilmente metterà in gioco, restano comunque le auto. Ci sono vetture da sogno quali la Ferrari 275 GTB/6C Alluminio (ne hanno fatte solo sette con carrozzeria di lega, sei carburatori e l'albero di trasmissione intubato), una 365 GTB/4 alias Daytona e una F40. Tra le Maserati, piazza d’onore per la MC12 del 2005, una delle cinquanta stradali costruite, con appena 6.000 chilometri all'attivo. E c’è anche una Lancia Delta Integrale Gr.A Ufficiale da lustrarsi gli occhi. Ma non mancano in lista Alfa Romeo e Fiat, in prevalenza sportive, dal censo (e dalle prospettive di realizzo) alla portata di molte più persone.

Tanta scelta. Le vaste dimensioni della collezione proposta permetteranno al pubblico di trovare un'ampia scelta di esemplari, specie per i modelli più richiesti in questi contesti: per esempio, ci saranno 60 Porsche 911 e 21 Jaguar E-type: ci sarà di che sbizzarrirsi tra colori, versioni e motori. L’elenco completo dei lotti e le informazioni aggiuntive sulla vendita saranno pubblicate on-line sul sito www.rmsothebys.com nelle prossime settimane. Intanto, dal 20 al 23 ottobre, alla fiera di Padova, in occasione di Auto e Moto d’Epoca, la Ferrari “Alluminio” e la Deltona integrale 16V del 1989 faranno da richiamo per invogliare i visitatori all’appuntamento milanese.

Diverse Lancia Fulvia in vendita:

http://www.rmsothebys.com/lots/?feature=Yes&category=all&year=&sort=make&view=list&SaleCode=TV16&fromYear=&toYear=&lot=&make=&model1=fulvia&submit=Search

Da tempo la stampa di settore parla di questa colossale vendita, dovute a note vicissitudini di
un industriale del triveneto, sicuramente ci sono dei pezzi di assoluto pregio, destinati (o a quanto pare gia' predestinati) a portafogli belli gonfi. Sicuramente l'evento attirera' molte persone, vedremo
cosa succede.
Ciao Andrea!!!

ps : non e' che per caso metti al bando anche la tua "belva"?

http://rmsothebys.com/tv16/duemila-ruote/lots/c-1967-lancia-fulvia-coupe-rallye-hf/1087261

Telaio 818.140*001480 era originalmente TO 840994, di Leo Cella / Luciano Lombardini nel 1966 Tour de Corse (#84, rit. - incidente)

Non credo proprio sia la stessa macchina

ma perchè no?

Ho molti dubbi sull'originalità della targhetta riportante tipo e telaio, che all'epoca doveva essere di un blu molto più scuro, quasi nero. I numeri punzonati erano più allargati, c'era il punto dopo 818, i caratteri erano diversi anche come stile grafico, con la cifra uno simile a questa (1), ossia con il trattino alla base. Il quattro era del tipo aperto superiormente, con il taglio verticale molto breve che non andava a incontrare il tratto obliquo.

Dopo aver esaminato una targhetta dello stesso periodo ho sciolto ogni dubbio, eccetto uno:
Sotheby's è al corrente che la targhetta mostrata sul proprio sito è rifatta? Incompetenza o contraffazione? La nuova piastrina è totalmente serigrafata, mentre le originali venivano prodotte con il processo di incisione chimica che lasciava in rilievo le varie scritte, il marchio Lancia, compresi i sottilissimi anelli che lo racchiudono ed anche il bordo esterno. Questi segni risaltavano sul blu di fondo sia per la predetta sporgenza che per la lucentezza superficiale dell'alluminio lasciato al naturale.

In materia avevo qualche dubbio, ora, dopo il tuo parere, ho la certezza!

Concordo con quanto scritto da Pontile, aimè credo che la casa d'aste sia in buona fede... , come del resto il precedente proprietario dell'intero lotto.....

io la prenderei lo stesso .... mi ricorda troppo la mia similHF .... per i cerchi  e la mascherina

RM Sothebys è consapevole che la targhetta è una riproduzione. Ho detto loro questo alcuni giorni fa. Ma questo non significa automaticamente che il telaio stesso è falso

Concordo con chi giustamente riflette sull'autenticità (un forum che si rispetti devo porre sempre con un occhio attento e anche un po' diffidente davanti a certi modelli piuttosto rari), è anche vero che non si può dare una sentenza ad una vettura sulla base di una targhetta che potrebbe essere stata rifatta per mille motivi.
Non ci resta che andare a vedere dal vivo!

p.s.: ringrazio Andrea per l'interessante segnalazione.

La targhetta originale potrebbe essere andata persa nel corso di un restauro, ma perché ostentarne una pur sapendo che non è autentica? Excusatio non petita?
Ho tentato di verificare se i segni di usura, ai quali il procedimento serigrafico è molto più resistente rispetto all'incisione chimica con successiva verniciatura, non siano opera intenzionale, ma stranamente i due link sopra indicati non aprono le pagine.
Per dirla come Francesco, ma in altra forma: a Rho l'ardua sentenza!

Ci si può consolare con questa.

Questa almeno ha la targhetta originale 😉. ..ma non le viti!!!

e la mia va bene ?

👍👍👍

Sì però fa vedere che vende la n° 2272 quindi la 1172ma quando afferma che di fanaloni ne anno fatto 1258....
non sa manco far di conto

ma a parte le fulvia avete visto la quoantità di roba ?

Giovanni apri il portafoglio e aggiudicati tutto, però prima acquista un capannone per il ricovero!

ANDREA86 ha scritto:

Giovanni apri il portafoglio e aggiudicati tutto, però prima acquista un capannone per il ricovero!  

il capannone ce lo posso mettere io, in cambio di qualcosa.......

mia moglie non mi dà nemmeno il permesso di andare a vedere......

dovrò lavorare per avere un permesso "senza portafoglio " ahahahahaah

scherzi a parte, qualcuno va ? solo per vedere

giovanni sportZ 1600 1202 ha scritto:

Sì però fa vedere che vende la n° 2272 quindi la  1172ma  quando afferma che di fanaloni ne anno fatto 1258....  
non sa manco far di conto

1258 sono stati costruiti nel 1969-1970 (telaio 001001 - 002258). Un ulteriore 20 (telaio 002259 - 002278) furono costruite solo per il Reparo Corse nel 1971. Ciò è documentato bene.

chapeau

Edo68 ha scritto:

Questa almeno ha la targhetta originale 😉. ..ma non le viti!!!

Di originale non ha più il cruscotto, il roll bar (sarebbe meglio dire il roll cage), i sedili, le cinture di sicurezza, il collettore di aspirazione, i carburatori e, ma è solo una mia supposizione, il differenziale autobloccante. Conosco la vettura da quando era stata rilevata in blocco con altre del reparto corse e si trovava a Milano presso l'officina che lavorava per il Jolly Club, il cui titolare fu il secondo intestatario. Ovviamente all'epoca era tutta originale ma assieme alle altre era stata riverniciata completamente in rosso hugh, credo per obbligo assunto con il venditore, ossia la Lancia stessa.
Sono stato vicino ad acquistarla per rimpiazzare la mia che, come direbbe Totò ed anche Lucas1976, anche se un poco sciupata era una di quelle (immatricolata nel 1972).
Intendo dire di quelle venti.    
In merito alle viti di fissaggio delle targhette va detto che anche queste piastrine ogni tanto traslocavano.

Anche questa ex ufficiale dal prezzo esorbitante, come tutte quelle che si rivedono del gruppo delle 20, ha i codolozzi.
Tenuto conto delle volte che li ho criticati, devo recitare il mea culpa per non aver segnalato prima questa ulteriore non conformità, alla quale aggiungo anche il volante.

Avrebbero dovuto riprodurre meglio anche la targa.

Prosegue l'elenco: leva del cambio, cornice lunotto in acciaio, staffe fari supplementari di fantasia, rivestimento pavimento e tunnel in moquette. Le Marlboro avevano anabbaglianti e abbaglianti Cibié, oltre ai supplementari Superoscar della stessa marca, ma non mi sembra il caso di infierire, visto il nome del venditore: Soloitalians!
Ho modificato il testo sostituendo una non conformità.

Part of the 1972 World Rally Champion line-up (parte dello schieramento del campionato del mondo Rally 1972).
Altra perla di sapienza: vettura immatricolata nel Gennaio 1973.

secondo il libro di Altorio nel 1970 furono allestire 20 scocche  fanalone  ad uso del reparto corse, ma  precisa che non vennero numerate .

devo pensare che siano state numerate via via che veniva utilizzate per rimpiazzare le ufficiali  quando si rottamavano le scocche non recuperabili a seguito di  incidenti

sicuramente avranno avuto un numero di telaio  e documenti regolari nel momento in cui sono state "pensionate" dal Reparto Corse , dotate di un motore , a volte normale , spesso con Variante 10xy, e cedute a Ri Ve o a qualcuno che cercava una vettura di quel tipo


sempre nel suo libro  l'immagine della 2278 safari durante il suo restauro  mostra sotto la pelle " prima serie "  mostra un telaio serie 2 con bocca grossa per  la climatizzazione .

viene spontaneo pensare che le scocche cd "supplementari " siano state fatte con lamierati  serie 2 con su la pelle  estetica  ancora prima serie

anche Tonti  nei quaderni considera le vetture del R C  con n° motore e n° targa  non considerando le scocche

ricordate che le macchine che andavano in giro per il mondo  avevano bisogno del Cahier de douane
e non tutte le vetture ( per motivi di costo ) lo avevano.

semplicemente si prendevano targhe e documenti e si passavano da una scocca ad un'altra  quando era necessario.

noi oggi ci focalizziamo sul n° di telaio mentre al tempo targhe e motori giravano come il carosello

giovanni sportZ 1600 1202 ha scritto:

sempre nel suo libro  l'immagine della 2278 safari durante il suo restauro  mostra sotto la pelle " prima serie "  mostra un telaio serie 2 con bocca grossa per  la climatizzazione .

viene spontaneo pensare che le scocche cd "supplementari " siano state fatte con lamierati  serie 2 con su la pelle  estetica  ancora prima serie

Il sottoscocca 740 della 2278 è dovuto alla destinazione East African Safari Rally e alla conseguente necessità di ridurre il più possibile la temperatura nell'abitacolo in quel clima torrido. A questo risultato contribuiva la miglior ventilazione del sistema seconda serie, ma anche la verniciatura di bianco del tetto. In anni successivi le 037 partecipanti alla gara africana vennero addirittura equipaggiate con il condizionatore d'aria. Se non ricordo male anche il telaio 2277 aveva le stesse caratteristiche. Tutte le altre 18 avevano il sottoscocca prima serie, e ovviamente lo conservano ancora oggi. Posso portare chiunque a vederne tre entro un raggio di meno di 100 km da Milano. Tutto il materiale dismesso dalla Lancia fu acquistato dal titolare dell'officina Autosport Jolly Club di Milano, e comprendeva anche la vettura ora vista in vendita a 200.000 dollari.
Confermo però quello che Giovanni ha definito Carosello, al quale credo abbia partecipato chiunque disponesse di due vetture dello stesso tipo. Al solo scopo, tengo a precisare, di ovviare all'alternanza di targhe pari e dispari istituita ai tempi dell'austerity.
E' bene anche ricordare che i quaderni di Gianni Tonti si fermano al telaio 2266, motivo per il quale ho scherzosamente chiesto allo stesso tecnico e al coautore Sanfront di rimborsarmi l'elevato prezzo speso per l'acquisto dei due volumi Reparto Corse Lancia, privi dei dati che interessavano a me.

A queste aste si deve stare attenti e' facile prendere una bella e sonora fregatura, il mercato delle auto d'epoca e' fermo dal 2012 sempre secondo me.E comunque una occasione per vedere belle auto. maimons

tornando allì asta è evidente che in mezzo a tanta roba nn tutto è in ordine e marciante
le vetture piu belle e appetitose le hanno portate al sole e fotografate al meglio , le altre .... 4 foto e via. poi le vetture saranno ferme d a tempo ?

il prezzo deve tenere conto di questo

Cit.: il prezzo deve tenere conto di questo

Tu dici ? Ricordi a quanto è stata venduta quel rottame di 340 dalla Pananti a Milano Autoclassica, questa primavera ?

giampietro ha scritto:

Cit.: il prezzo deve tenere conto di questo

Tu dici ? Ricordi a quanto è stata venduta quel rottame di 340 dalla Pananti a Milano Autoclassica, questa primavera ?

Io non avrei neanche rischiato 2000 euri......

giampietro ha scritto:

Cit.: il prezzo deve tenere conto di questo

Tu dici ? Ricordi a quanto è stata venduta quel rottame di 340 dalla Pananti a Milano Autoclassica, questa primavera ?

Ciao Giampi .... non mi ricordo .... ci vediamo sabato a Padova.

Ciao Giorgio, non sono a Padova; il banditore mi disse euro 24.000 + diritti... era una scocca usata per i ricambi dell'altra - più bella - venduta insieme ad una 540 in "scatola di montaggio"... in pratica era un' auto "uscita gratis" all'acquirente del lotto che l'ha saggiamente preparata ( con un motore 302... ma il suo dicevano che era in dotazione nuovo, ma da un'altra parte   ) e ... se non ricordo male, non aveva nemmeno tutte le parti mobili in peraluman ( così faccio contento anche il Luigi ) ma un "misto frutta" ... anche nella verniciatura.
Gli amatori si trovano sempre
PS: sabato a Padova cerca che troverai una bella 340 in vendita... la solita, anche se diversa, di tutti gli anni

le stanno imbarcando per Milano

che spettacolo......

manca solamente una Bizzarrini 5300 GT Strada .....

Mi farebbe molto piacere sentire il vostro parere sulle Fulvia in vendita all'asta.Cosa ne pensate?

preparate un portafoglio bello gonfio

giocap , purtroppo la bizzarrini mi rimane il vero sogno inappagato.....

a me sarebbe bastata anche la 1900 GT Europa .... ci entrai quando la presentarono al Salone di Torino

La Delta "Repsol" è probabilmente quella schierata dal Jolly Club, con cui Sainz fece un triplo capotone in un rally mondiale. Non leggo bene la targa, che dalle foto in mio possesso dovrebbe essere TO-73023T. Mi accontenterei di quella, anche se Carlos abbandonò il campionato dichiarando che la vettura peggiorava di gara in gara perché non veniva "rialzata".

Citazione :

Non leggo bene la targa, che dalle foto in mio possesso dovrebbe essere TO-73023T

È lei, immatricolata il 1 dicembre 1992.

Speriamo che l'abbiano rimessa in "quadro". (a 2'18" del video)
https://www.youtube.com/watch?v=DvEDvGYrMMI

Per chi ha voglia di leggersi cosa ha detto Augustin Sebastié-Garat, uno degli specialisti di RM Sotheby’s che ha seguito direttamente la catalogazione della collezione.

http://ruoteclassiche.quattroruote.it/notizie/asta-duemila-ruote-quello-che-non-tutti-sanno

io sarò a Milano già dal venerdì.

Questa, camuffata da "abbagliantona", è anche leggermente rimescolata, dal servofreno al motore 818.302, però ha la targhetta conforme e i cerchi Campagnolo DOC.
http://www.rmsothebys.com/tv16/duemila-ruote/lots/1968-lancia-fulvia-coupe-rallye-13-hf/1087264