Francesco e la Fulvia Berlina

Salve a tutti, mia chiamo Francesco e vi presento la mia Fulvia berlina II serie, 4m 1970, bianca, comprata usata a Ottobre presso una concessionaria di Foligno.
90 mila km, 2 proprietari, risponde bene già toccati quasi i 160 di contakm (🤭) documenti e targhe originali, in attesa dell'iscrizione all'oasi.
Comprata perché la mia futura moglie voleva un auto per andare all'altare (il 2 giugno 2022)ed ecco che entra in scena la Fulvia, anche se in famiglia mio padre da ragazzo ha avuto una fulvia coupe' 1.6 hf (mai vista ,l'ha demolita prima che si sposasse). Che dire fin ora mi piace guidarla ,già fatti 1000 km, sempre di più.

Molto bella e valorizzata da ottimi scatti.

Ciao, benvenuto e complimenti per la tua Fulvia Berlina! Sembra in ottime condizioni!!!

Benvenuto

Aggiungo una foto degli interni, si in ottime condizioni, nel tempo avranno ritoccato qualche volta la carrozzeria, in 50 anni qualche ammaccatura ripresa, ci sta

Ciao e benvenuto,

Benvenuto !!!

Molto bella la tua berlina!

Fulvia berlina seconda serie quattro marce, 818.610? Molto bella e a me piace ancora di più per il suo colore bianco, quello delle 2C che per prime vennero timidamente schierate nei rally.

Le 2C, hanno detto la loro anche in pista, in mano a piloti del calibro di Rosadele Facetti e Giovanni Marini. Spesso e volentieri le davano a vetture di pari cilindrata, ma che pesavano alcuni quintali in meno, come le Austin/Morris Mini Cooper S 1070. Naturalmente in piste molto veloci, che non comportavano molte riduzioni di velocità, con successive accelerazioni, cose che privilegiavano le vetture con peso molto contenuto. L'"elefante Lancia", una volta , appunto "lanciato", andava come un treno.

Ciao benvenuto, complimenti molto bella

Ciao Francesco e benvenuto, complimenti per la Fulvia anche da parte mia!

luciano parisi ha scritto:

Le 2C, hanno detto la loro anche in pista, in mano a piloti del calibro di Rosadele Facetti e Giovanni Marini. Spesso e volentieri le davano a vetture di pari cilindrata, ma che pesavano alcuni quintali in meno, come le Austin/Morris Mini Cooper S 1070. Naturalmente in piste molto veloci, che non comportavano molte riduzioni di velocità, con successive accelerazioni, cose che privilegiavano le vetture con peso molto contenuto. L'"elefante Lancia", una volta , appunto "lanciato", andava come un treno.

Poi Marini si è accorto che l'elefante lanciato era poco propenso a rallentare prima di ogni curva, così è passato a domare una creatura più agile.

Dai, Luigi.Non mi sembra giusto denigrare una povera elefantina mossa da un motore con meno di 1100 cmc.
Anche se talvolta...

https://youtu.be/8I2KaKfaS5A

Mi viene spontanea una domanda: la Fulvia berlina seconda serie 4 marce aveva lo stesso gruppo frizione cambio della Gte o la frizione del 5 marce?

Che io sappia, si. La berlina 4 marce seconda serie, montava la stessa meccanica della GTE.
L'unica differenza, era data dalla leva del cambio, in posizione più arretrata e di lunghezza inferiore.
Questo era stato ottenuto con un semplice elemento tubolare di rinvio, senza modifiche al cambio.
Questa modifica, che consentiva cambiate più veloci, per via della leva corta,era stata adottata in seguito, in molte coupè 4 marce che correvano. Infatti, oggi, le coupè e Sport che corrono nelle "storiche", hanno adottato questo rinvio e quindi hanno la leva del cambio più corta.

Grazie Luciano.
Quindi dovendo scegliere una berlina mi orienterei su questo modello che trovo esteticamente migliore, dentro e fuori; inoltre trovo che su questo tipo di vettura le 5 marce siano inutili oltre che dannose sia per la qualità della souplesse di marcia sia per il maggior assorbimento di potenza ( 5 o più CV ) che ne penalizzano l'utilizzo "tranquillo" a cui è votata. Il problema è che ne hanno fatte poche e penso sia difficile trovarne, specie in condizioni decenti. Bravo Francesco hai fatto bingo.

Io dopo il 2 giugno 2022 (quindi il mio matrimonio) credo di venderla per la coupe'..... Comunque tempo ancora ce ne vuole quindi intanto me la godo 🤭

Citazione :

Il problema è che ne hanno fatte poche

Ne sono state prodotte più di 22000, non sono poche. Per quanto riguarda il comando del cambio la GTE aveva una piccola cupoletta, che sulle vetture da corsa a cui si riferisce Luciano veniva sostituita con un vero e proprio tunnel per alloggiarvi il rinvio.

Effettivamente ne hanno costruite il doppio rispetto le oltre 10000 GTE. ma dagli annunci non si direbbe.

Nelle berlina, il cambio con leva al pavimento, non nasce con la GTE. Era un optional previsto nella precedente GT, ad un costo, se non ricordo male, intorno alle 20000 lire.
Io. sinceramente, alla "leva lunga", preferisco il cambio al volante.Fascino "dei tempi antichi" a parte, il cambio al volante, garantisce, per la ridotta escursione della sua leva corta, una maggiore velocità nelle cambiate.
Una curiosità a questo proposito: Nelle Fiat 500 "topolino", Karl Abarth, proponeva una modifica per trasferire il comando del cambio, dal pavimento,come era nella norma della produzione automobilistica, prima della "americanizzazione" degli anni 50. "Quella americanizzazione, che imponeva l'adozione del divano unico nei sedili anteriori e riempiva le auto di cromature esagerate, compresi aerei stilizzati nel fregio del coperchio del cofano motore, capaci di sventrare un passante investito.
Tornando a noi, testimonial della modifica del cambio della topolino, era nientemeno che Tazio Nuvolari.

Una differenza sostanziale fra le berlina prima e seconda serie, era data dal leggero allungamento del passo, cosa che aveva consentito un arretramento del divano posteriore,a vantaggio dell'abitabilità dei posti posteriori, un poco sacrificati nelle prima serie, specie con i sedili anteriori spinti all'indietro per ospitare guidatore e passeggero di statura alta.
Infine una precisazione, riguardante la foto della leva del cambio della GTE, postata da Luigi: Quella "cupoletta", non esisteva affatto. Si tratta di un rigonfiamento, peraltro orrendo,realizzato artigianalmente, come sovratappeto di protezione. L'attacco della leva sul pavimento, era assolutamente identico a quello delle coupè prima serie "leva lunga".

Citazione :

Quella "cupoletta", non esisteva affatto. Si tratta di un rigonfiamento, peraltro orrendo,realizzato artigianalmente, come sovratappeto di protezione. L'attacco della leva sul pavimento, era assolutamente identico a quello delle coupè prima serie "leva lunga".

La memoria storica di Luciano va interpretata e incanalata. Per la piccola copertura che ho mostrato nella foto non sono andato a ricercare la denominazione attribuita dalla Lancia al sottostante elemento di carrozzeria, pertanto l'ho chiamata cupoletta. Resta inteso che i padri di definizioni non genetiche sapranno trovare un termine più coerente con quelli il cui significato principale non riguarda le parti di una automobile e che si propagano per imitazione. A volte la limitata evoluzione di questo linguaggio costringe ad accettare approssimazioni, come in questo caso "attacco della leva sul pavimento", a proposito della quale non potevo avere dubbi sul fatto che, una volta asportata l'orrenda zimarra, fosse identica a quella della coupé prima serie.
Nel mio arsenale ci sono i reperti anche di quest'ultima, la cui leva va rigorosamente inquadrata in tutta la sua lunghezza, dal pomello al tunnellino (approvato?) alla base.

Hai perfettamente ragione, Luigi. E' necessario che io abbandoni certe terminologie "ruspanti", come attacco della leva al pavimento. Anzi, parlando di leve di cambio, ti prometto che non parlerò più di "cambio al volante". Dirò: Cambio con leva situata in posizione retrostante la corona del volante.Non si sa mai, qualcuno potrebbe pensare che la leva venisse fissata proprio sul volante

Il 4 marce con la sua leva lunghissima e il pomello nero ha un fascino incredibile!
La Lancia ...

Per me, guidare una Fulvia senza la leva lunga, è come mangiare un piatto di maccheroni senza il sale in cottura.

Concordo, ma non per la lunghezza della leva, bensì per l'accoppiata motore frizione. Questa vettura unisce le migliorie della seconda serie alla godibilità della prima.

Io mi riferivo alla leva delle coupè.
Diciamo che la berlina seconda serie 4 marce, altro non è che una prima serie, con "vestito"della seconda. Ne ricalca fedelmente la meccanica. La differenza maggiore, rispetto alla GTE, come avevo scritto in precedenza, riguarda l'allungamento del passo, cosa che ha permesso un seppur piccolo arretramento dei sedili posteriori, a tutto vantaggio della loro abitabilità.
I posti posteriori "sacrificati", sono stati un poco, un punto debole della berlina. Nella 2C, si era riusciti a migliorare leggermente la cosa, installando la spalliera del divano posteriore, in posizione un poco più verticale, rispetto a quello della prima "monocarburatore", ma si era guadagnato solo un centimetro scarso.
Tornando alla seconda serie 4 marce, questa vettura, così come la coeva rallye S, non aveva avuto una "infanzia"felice. Nasceva in concomitanza con l'acquisizione della Lancia, da parte della Fiat.
La cosa aveva creato un certo scompiglio fra le maestranze in Fabbrica, abituate ad altri ritmi di lavoro, e a "coccolare" le loro creature.
Conseguenza: In concessionaria era un continuo via vai di vetture in garanzia, con mille problemi. Gli operai, mestamente, le chiamavano "macchine dello sciopero", appena ne entrava qualcuna in officina.
Come avevo scritto precedentemente, ne avevo fatto acquistare una a mio padre e dopo diversi rientri in concessionaria al traino, l'atmosfera familiare in casa mia, aveva rischiato di deteriorarsi.

Non alimentiamo leggende metropolitane; il clima politico del Sessantotto favorì un'ondata di proteste e lotte sindacali operaie, in particolar modo nel settore metalmeccanico e in tutte le fabbriche! Le mobilitazioni e gli scioperi iniziarono già all'inizio del 1969 a causa della scadenza dei contratti e per la mancata indennità degli operai alle catene di montaggio. Fu un vero terremoto sociale che mise a dura prova l'Italia settentrionale di fine anni '60, coinvolgendo oltre 5 milioni di lavoratori i quali rivendicavano diritti, soldi, dignità e leggi. Da tutto questo, nacque nel maggio 1970 lo Statuto dei lavoratori, in cui è (era) contenuto il famoso articolo 18, che una certa politica ha pericolosamente rivisitato.
Finiamola una volta per tutte di scrivere storielle.

Vincenzo, Capisco (?) il tuo incommensurabile amore per la Fiat e la Famiglia Ovina, però, "io c'ero".
Ho vissuto quegli anni, proprio "dietro le quinte", all'interno della grossa concessionaria Lancia della mia città.
E' forse una storiella o una leggenda metropolitana, la ricerca della massima economia, a scapito della qualità delle vetture Lancia (conosco solo quelle), nel 1970.
E' una leggenda metropolitana la nascita delle rallye S cosiddette "tutto ferro", ovvero con parti mobili in ferro, al posto del peraluman, molto più leggero e resistente alla ruggine del ferro, ma ahimè più costoso?
Se pensi che anche questa sia la solita leggenda metropolitana, avvicina una calamita a porte e cofani di una S prodotta nel 69 e fai lo stesso in una prodotta nel 70. Anche se proprio in quell'anno, c'erano dei fritti misti micidiali. Capitava di trovare vetture con cofani in ferro e porte in peraluman, o viceversa. E io c'ero, in concessionaria, per garantire che non sono "storielle".

Ci rinuncio!

Benvenuto Francesco , molto bella la tua berlina !!

Vincenzo non rinunciare così dai ,
Il dibattito si faceva interessante !!!