Rosalia!!!!

Salve a tutti,
grazie per l'accesso a questo forum. Mi chiamo Luca e sto restaurando da zero una Fulvia zagato con una lunga storia agonistica. La FSZ ha iniziato le sue corse in Sicilia e per questo è stata ribattezzata Rosalia.
Eccola qui, oramai un anno fa quando sono andato a prenderla:




è stata sverniciata completamente e adesso è quasi pronta per essere riverniciata.




se interessa un po alla volta posso dare qualche dettaglio in piu del restauro e magari farvi qualche domanda.
grazie
luca

Ciao Luca benvenuto, bellissima la tua Rosalia

.

Benvenuto!!!

Benvenuto!!!

Benvenuto e complimenti per l'acquisto!!!!

Benvenuto!
bel nome Rosalia!
Ciao
Fabrizio

benvenuto

gran bel pezzo!

Diventerà bellissima

Benvenuto a te e Rosalia

Grazie a tutti per il caloroso benvenuto, per l'esattezza deve tornare così



luca

Benvenuto Luca

Complimenti bella

Benvenuto, raccontaci qualche dettaglio in più della tua Rosalia! Io ti seguo anche su Instagram dove hai pubblicato molte foto

Ciao Andrea! si un po alla volta sicuramente ne parleremo di più. In poche parole è stata trasformata immediatamente in una macchina da corsa da Facetti per un pilota siciliano, ha partecipato a 5 targhe Florio, a molte gare in salita, senza disdegnare qualche uscita in pista. Dal 1996 è stata fermata in un garage e dopo 25 anni la sto rimettendo a nuovo per farla tornare a correre. Il restauro della meccanica lo faccio direttamente io, mentre la scocca è da un carrozziere. Se tutto va bene si rincontreranno in primavera.

Il mio amico Paolo mi ha consigliato questo forum dove mi sembra ci siano molte persone competenti e appassionate, sicuramente avremo modo di conoscerci e di conoscere meglio Rosalia.
luca

Si tratta quindi della ex stradale targa PA-212429, telaio 818.332-1870, colore originale bleu Lancia, in seguito preparata secondo tutte le specifiche delle sport competizione. Immagino che il nome Rosalia abbia origine dal cognome di uno dei precedenti proprietari, Benedetto "Benny" Rosalia.
Mi congratulo con Luca, un acquisto invidiabile come anche i cerchi Campagnolo 7x13, che non saranno quelli contemporanei alla Sport, ma valgono un patrimonio. Conosco qualche possessore di rallye 1,6 HF disposto a pagarli 1000 euro l'uno.

Si è proprio lei.
non sono abbastanza esperto per capire a cosa ti riferisci a proposito dei cerchi, forse che non erano disponibili nel 1968? In ogni caso dovrebero essere proprio quelli che si vedono già nelle foto dell'epoca a partire dai primi anni 70.
luca

Scusate l'intromissione. Penso che il nome dato a questa Fulvia, non abbia niente a che vedere con il pilota Benny,purtroppo recentemente scomparso, il cui cognome era Rosolia, non Rosalia.
Credo che il nome Rosalia, sia stato dato a questa Fulvia, in omaggio alle sue origini Sicule, Palermitane in particolare.
Santa Rosalia, infatti, è la Patrona di Palermo.

Grande!
Anch'io sto seguendo su instagram: meccanica raffinatissima, con soluzioni incredibili.
Aspettiamo tante belle foto.
Una domanda: i codolini sono in alluminio?

Beh il nome Rosalia è stato scelto da Paolo per tutti i motivi che avete scritto sopra, ma soprattutto perchè le calza a pennello!

Si i codolini sono in alluminio, sicuramente gli originali visto che dentro erano ancora blu ed erano stati ribattuti/raddrizzati un bel po di volte. L'ultimo carrozziere che ci ha messo le mani, a cui vanno tutti i miei pensieri più candidi, aveva pensato bene di aggiungere un paio di cm di stucco per raccordarli con i parafanghi. Li ho smontati e ripuliti a mano e adesso li ha il carrozziere per richiudere saldando i fori in eccesso e lasciare solo quelli che servono per fissarli. Saranno rimontati con rivetti a ribattere come quelli che si usano in aereonautica, non quelli che si mettono a pressione con la pistola.

Ho sempre letto il cognome Rosolia su tutte le pubblicazioni e i poster della Lancia con i nomi dei clienti sportivi che avevano riportato vittorie (ci siamo anche Luciano ed io). Prima di esprimere la mia ipotesi sul nome avrei dovuto dubitare della correttezza dell'informazione. Poiché la fonte è autorevole avevo  trascurato anche quell'imperfezione relativa alla tinta, che a quel tempo si chiamava bleu Lancia.
I cerchi in uso all'epoca erano i Campagnolo 6x13 a 12 finestrature, sui quali il reparto corse Lancia riusciva a calzare larghissime racing diagonali Good Year. Sono ancora più difficili da trovare e anche per questi vengono richieste cifre folli. Scalatori e pistard montavano cerchi BWA 8x13.

A proposito, ho trovato un paio di foto dell'interno dei codolini in alluminio dove si vede meglio il blu.

Una ventina di anni fa li acquistai, modellati a mano in alluminio nelle dimensioni e nelle forme originali, presso la Carrozzeria Lopane di Cormano, che in epoca più recente ha assunto la denominazione di Laboratorio Lopane e per questo ha adeguato i prezzi al confezionamento su misura. L'ultima volta che vi ho fatto visita stavano costruendo il rivestimento anteriore (cofano con parafanghi) di una Ferrari 250 GTO. C'è anche qualcuno che con quelle vetture corre in pista e non riesce a rimanerci per tutta la gara!

A me piace tantissimo usare la Fulvia su strada e, anche se cerco di essere prudente (nel limite in cui la Fulvia lo permette ), sono sempre terrorizzato.

Portare al limite in gara vetture anche preziosissime è però un rischio ancora maggiore (anche se qualcuno può permettersi di utilizzare delle repliche ... ... chissà se è il caso della 250 GTO di Re Mida Lopane)

Grazie delle Foto e benvenuto! Hai foto dei particolari del motore?

Ciao Dave
il motore ha i dell'orto da 45 e i collettori di aspirazione in acciaio, sono davvero un capolavoro...



Distribuzione lucidata a specchio



Camme MOOOOLTO spinte circa 320 gradi con 4 mm di apertura a PMS con lubrificazione migliorata, bielle alleggerite e bilanciate, pistoni Asso Gruppo 4 che non hanno nulla a che vedere con i pistoni "gruppo 4" che si vendono adesso.



albero e volano alleggeriti e bilanciati.
La testa è chiaramente stata flussata

Grazie delle foto! Su un altro forum avevi anche messo delle foto della catena singola? Le ruote dentate anche dell'albero motore sono state modificate?

Vero, me ne ero dimenticato. Si le ruote dentate sono state fresate per eliminare il peso in eccesso. È rimasta solo la corona "anteriore" se ricordo bene. Il pignone sull'albero ha ancora entrambe le dentature.

Un lavoro di alto livello
Grande attenzione a tutti i dettagli.
Non sarà semplicissimo restaurarlo

Complimenti ti sei portato a casa un pezzo di storia!!!

Santa Rosalia, che bel motore!

Strano che non abbiano montato i piattelli valvole forati nel corso degli anni

Infatti, ma è l'unica "modifica" che voglio fare a questo motore perchè gli steli valvola si vede che hanno sofferto del movimento dei piattelli valvola e dei conetti e una piccola dieta fa sicuramente bene.

Perfetto! Hai già reperito la catena distribuzione singola che si adatta e che avevano messa all'epoca? Per i piattelli non forati sembra coerente con la data dalla macchina. Hai il volano come il 1300hf? O è quello normale totalmente fresato?

Non ho ancora cercato la catena, e devo anche procurarmi due corone nuove perchè le mie sono un po consumate e su certe cose non di scherza!!!
Il volano è sforacchiato e alleggerito, ma non l'ho ancora pesato.

Pontile ha scritto:

Ho sempre letto il cognome Rosolia su tutte le pubblicazioni e i poster della Lancia con i nomi dei clienti sportivi che avevano riportato vittorie (ci siamo anche Luciano ed io). Prima di esprimere la mia ipotesi sul nome avrei dovuto dubitare della correttezza dell'informazione. Poiché la fonte è autorevole avevo  trascurato anche quell'imperfezione relativa alla tinta, che a quel tempo si chiamava bleu Lancia.
I cerchi in uso all'epoca erano i Campagnolo 6x13 a 12 finestrature, sui quali il reparto corse Lancia riusciva a calzare larghissime racing diagonali Good Year. Sono ancora più difficili da trovare e anche per questi vengono richieste cifre folli. Scalatori e pistard montavano cerchi BWA 8x13.

Ciao Luigi, la fonte è autorevolissima. Però, a parte il refuso sul cognome di Rosolia, anche sulla tinta originale della 818.332#1870 c'è una imprecisione: non era Bleu Lancia ma Bleu Mendoza (a dispetto della foto a colori presente sul libro di Carlo Stella e Bruno Vettore dove il blu sembra effettivamente più scuro di quanto non fosse in realtà).
Io e Luca siamo ci siamo messi a cercare quante più informazioni possibili su questa macchina e sembra una storia davvero ricca e interessantissima (non fosse altro per il lungo periodo in cui ha corso, molto più lungo di quanto indicato nel libro di Stella e Vettore).

Paolo

Carlo Stella, oltre che un caro amico che mi manca molto, era davvero uno dei massimi esperti della Fulvia in assoluto.
Tutti gli appassionati della Fulvia Sport gli devono tantissimo e il libro fatto con Vettore è straordinario, ma si tratta di un punto di partenza, non di arrivo.
Non sono citate delle FSZ che hanno avuto un passato sportivo anche molto importante e tante gare.
Del resto censire tutto, tutto, tutto a distanza di molti anni è un'impresa improba.
Carlo per primo era felice di tutte le notizie nuove che spuntavano (purché certe!) e anch'io ho avuto modo di segnalargli un paio di FSZ con passato agonistico che non erano state inserite nel libro.

lorenzo marzona ha scritto:

Carlo Stella, oltre che un caro amico che mi manca molto, era davvero uno dei massimi esperti della Fulvia in assoluto.
Tutti gli appassionati della Fulvia Sport gli devono tantissimo e il libro fatto con Vettore è straordinario, ma si tratta di un punto di partenza, non di arrivo.
Non sono citate delle FSZ che hanno avuto un passato sportivo anche molto importante e tante gare.
Del resto censire tutto, tutto, tutto a distanza di molti anni è un'impresa improba.
Carlo per primo era felice di tutte le notizie nuove che spuntavano (purché certe!) e anch'io ho avuto modo di segnalargli un paio di FSZ con passato agonistico che non erano state inserite nel libro.

Ciao Lorenzo, mi spiace molto se tu nel mio post hai colto delle critiche al libro di Carlo Stella e Bruno Vettore. Ho solo chiarito che la macchina non era Bleu Lancia ma Bleu Mendoza e aggiunto che la foto a colori presente nel libro effettivamente inganna, facendo sembrare la macchina di un blu più scuro. Tra l'altro a discapito degli autori del libro, qualora ce ne fosse bisogno, c'è il fatto che non hanno potuto visionare la macchina.
Il libro sulle Fulvia Sport Competizione rimane la pietra miliare per gli appassionati di questo modello e quando Carlo Stella stesso affermava che vi erano contenute delle imprecisioni o della mancanze era un indice della sua umiltà e modestia, cifra della gran bella persona che era: tante persone meno competenti di lui si ergono invece a guru con malcelata supponenza.
Vedi anche io ho avuto il privilegio di scambiare pareri e opinioni con Carlo Stella, era sempre di una disponibilità eccezionale e quando è venuto a mancare me ne sono dispiaciuto tanto. Poco tempo prima gli avevo inviato diverse foto proprio della FSZ di Luca (la 332#1870) e ne avevamo discusso insieme.

Paolo

Tranquillo Paolo, intendevo esattamente quello che hai scritto tu!

Io penso che il tamponamento delle due Fulvia, da parte della barchetta F&M di Matteo Sgarlata, sia stato causato, non dalla perdita di una ruota, ma da un improvviso cedimento dei freni della barchetta, che si stava avvicinando a prendere il suo posto in parco chiuso, dietro le due Fulvia e che quindi procedeva ad andatura molto ridotta.

https://youtu.be/mVylF8OZxpc

Nessuna perdita di ruota! Su Autosprint (o Auto Italiana, adesso non ricordo) si scrisse dello scoppio di una gomma. Ma non ho trovato conferme di questa ipotesi. I danni riportati dalla FSZ di Lo Jacono furono gravi e estesi e pertanto o la barchetta di Sgarlata viaggiava a velocità non certo ridotta (di certo non da parco chiuso) oppure sarà sopravvenuto qualcosa di imprevisto per il pilota (guasto ai freni?) per cui anche tamponare a 40 kmh ma senza un'azione frenante ha prodotto quel gran casino sulla scocca della FSZ.
Ciao

Infatti. Anche considerando la leggerezza della barchetta, oltre mezza tonnellata "a corpo morto", è capace di causare distruzione anche a velocità inferiore ai 40 kmh.

Bellissimo il filmato della Monte Pellegrino!

Bella anche la livrea rosso e bianca della FSZ ... ... e la ragazza più volte inquadrata
Luciano, chi era?

Certo che il pubblico si metteva senza nessun criterio, anzi proprio nei punti più pericolosi

Non so chi fosse quella ragazza, ma già da allora, non mancavano le concorrenti del gentil sesso.
A proposito di pubblico indisciplinato, ricordo come un incubo la mia prima (ed ultima) partecipazione alla Amalfi/Agerola, nel 79. La strada, come Tutte quelle della Costiera, era un budello, con roccia da una parte e burrone a strapiombo dall'altra, con la sola protezione di muretti.Su questi muretti si sedevano gli spettatori (non c'era altro posto) e nei pochissimi spiazzi gli spettatori si accalcavano, aprendosi all'ultimo momento, come al passaggio di una gara ciclistica. Era piovuto, durante la notte e la strada era viscida in maniera incredibile, (una pacchia per me, costretto a salire con le slick, perche avevo solo quelle). Ero terrorizzato. Per una semplice sbandatina, avrei potuto fare una strage. Ero partito comunque, ma avevo fatto la salita con un'andatura da taxi.