La Fulvia e la mela

E’ notorio che la mela è il frutto nemico del genere umano, e della sua parte più nobile, il popolo fulvista. Questa storia purtroppo ne è una conferma.
12 marzo. L’inizio è stato arioso. Io e la mia dolce metà. Affettuosità che prefigurano una bella giornata da soli in fulvietta (finalmente soli!), un picnic in montagna, una prima vera uscita assieme, in fulvietta en plein air in una mattina solare e radiosa: natura natura natura!
Arriviamo in vetta, dopo una bella strada di tornanti (60 km), auto perfetta, un giro “into the wild”, sterrato-quasi-rallye. Poi la preparazione del picnic: trovato un prato in piena fioritura, cielo sereno, primavera frizzante, tascapane in vimini affollato di cibarie, preparato da me stesso la sera prima, coperta stesa sull’erba. Dove parcheggiare l’auto? A non più di cinquanta centimetri da noi naturalmente. Scegliamo di fermarci in un giardinetto, sotto un bel melo selvatico, pieno di frutti ormai gonfi di polpa, mele annurche a maturazione invernale, particolare purtroppo non immediatamente notato dagli inesperti gitanti (che siamo noi). E sono i particolari che fanno la differenza!
E’ già primavera. Il cip cip dei pettirossi nulla fa presagire. Si vive la vita, si respira aria buona, fresca, si guarda la fulvia azzurra sullo sfondo azzurro del cielo. Si è veramente felici (una foto pubblicitaria per la fulvia3), stesi sulla coperta, a bere falanghina, mangiare roba buona, e carezzare la fulvia dal ventre ancora caldo.
Ma ecco l’irreparabile: una mela maligna che al paragone quella di Biancaneve era una principiante, solo questo aspettava: cadere!
Un tonfo, un rumore sordo, un tac di calamita, uno schianto silenziato, un rovinio secco, un colpo al cuore, uno pugno, un dolore infinito! Un infarto! Una newtoniana mela prende la strada perpendicolare alla terra e, immemore della possibilità alternativa di dirigersi verso la luna, trova, prima del soffice prato, il fianco ingenuo e vergine della fulvietta. E’ stata una liceale ripassata della lezione sulla famosa legge di gravità che francamente poteva risparmiarsi! Non so se poter definire “matura” una mela del genere. Trattasi al contrario di frutto immaturissimo, immondo e banale, stupido e indisponente, inutile e oserei dire irresponsabile. Frutto? ma neanche ortaggio, un tubero forse, meno di una radice, una mascalzona strafottente e ligia a una legge fisica (quella di Newton appunto) a mio parere ancora tutta da dimostrare.
La mela irrompe sull’immacolato parafango azzurro con atto sacrilego, come uno schizzo di sugo all’amatriciana su di una camicia appena indossata il giorno del proprio matrimonio, e lasciando il segno del delitto: un’indecente ammaccatura! Una ferita che grida riparazione di fronte al Grande Carrozziere Celeste!
E questo è il risultato.



Dopo sommario processo, della mela un comitato popolare presieduto da me stesso (e composto da me stesso) fa immediatamente giustizia. Letteralmente la scanna. Poi la coperta stesa sul prato desolato diventa un muro del pianto e del rimpianto.
E così finisce la giornata. Il rientro è mesto, puro silenzio, a tratti illuminato da qualche risolino e battutacce sarcastiche della mia dolce metà (“Certo quella mela, ma che sfacciata!”). A conclusione posso dire che la fulvietta (120 km in parte su strade di montagna, in parte su sterrato) si è comportata egregiamente: un’impeccabile e fascinosa signorina di 36 anni, ora un po’ ammaccata, ma è solo un livido. Passerà.

Ma a marzo ci sono gia' le mele??????

due sole parole... CHE SFIGA!!! bellissimo racconto anche se con una triste e inaspettata fine....

pier52 ha scritto:

Ma a marzo ci sono gia' le mele??????

purtroppo si. Mele annurche a maturazione invernale!

stai mentendo! l'ho scoperto dal fatto che hai scritto mattinata di sole.... ma dove?!? :-)

eduz ha scritto:

stai mentendo! l'ho scoperto dal fatto che hai scritto mattinata di sole.... ma dove?!? :-)

Mento solo se strettamente necessario. Il 12 marzo era solleone

vecchiopiero ha scritto:

eduz ha scritto:

stai mentendo! l'ho scoperto dal fatto che hai scritto mattinata di sole.... ma dove?!? :-)

Mento solo se strettamente necessario. Il 12 marzo era solleone

mi associo alla tua pena per la fulvia ma almeno la mela l ai mangiata? io avrei preso a morsi anche l albero

Piero,la disavventura capitatati stride con la tua capacita' di mettere per iscritto fatti spiacevoli ,ma che per tua mano paiono lievi!! Mi spiace moltissimo,ma posso gia' dirti che,anche se il punto del "borlo" e' un po' infelice,un carrozziere bravo dovrebbe riuscire a tirarla fuori senza far saltare la vernice(tecnica da grandine).Permettimi ,sdrammadizzando un po',di chiederti se dove sei andato a fare il pic-nic ci sono dei meli che producono...frutti in ghisa!....

fulvia ma almeno la mela l ai mangiata? io avrei preso a morsi anche l albero[/quote]

Mmhh,Piero,ora ho guardato meglio la foto,e' un po' troppo vicino al bordo,li' e'duro da tirare su'...Sentiamo cosa dice daniele@,meglio di lui...

Caro Lex,
al raduno porterò qualche mela annurca incriminata. L'avvenimento è stato lieve e solo occasione per scrivere. Occasione per conoscerti di persona il raduno toscano. Mi raccomando.

Spero proprio di esserci,vorrei proprio conoscervi tutti di persona!

Caro Piero, apprendo con sommo dolore del grave misfatto!
Ben hai fatto a provvedere con tempi solleciti al processo del frutto del peccato ed alla relativa (e meritata) sua somma punizione.

Sono certo che la Fulvietta guarirà presto e bene, ti aspetto al raduno insieme agli altri amici!

Saluti,
Alex

Urge spedizione punitiva : mano alle scuri e motoseghe !!!!

Ciao vecchiopiero, ho letto e mi sono immedesimato nel tuo dolore, perchè a me è successo tempo fa qualcosina di peggio.............ma alla fine che vuoi fare.
Ero andato a casa di una mia amica e lasciata la macchina nel piazzale. mentre io ero nel suo appartamento a chiacchierare, non mi sono accorto che giù, in quel cortile due stronzi di ragazzini, si sono messi a giocare a pallone e quando sono sceso giù mi sono accorto dalle striscie e dalle ammaccature sul cofano anteriore, che l'avevano bersagliata più di una volta. Fortunatamente sono una persona normale e tranquilla, altrimenti c'era da passare un guaio.
Comunque le strisce le ho attenuate con la pasta e le ammaccature le ho tirate con una ventosa uscita come allegato su un giornale di auto. Se vai da un carrozziere di fiducia, quel bozzetto te lo farà sparire con le loro ventose professionali senza dover riverniciare.
Ti saluto e non prendertela troppo.....................

Hai tutta la mia solidarietà vecchiopiero! Complimenti per il contenuto altamente "bucolico" del tuo racconto. E' stato molto gradito.

Potresti provare la tecnica della co2 .
Se sei fortunato non devi nemmeno riverniciare .

Comunque Piero mi hai fatto tornare in mente che a me sono accaduti due fatti quasi analoghi entrambe le volte con una macchina appena ritirata dal concessionario!
Il primo caso diversi anni fa: ritiro un'Alfa 75 e 1 Km dopo l'uscita dal concessionario una pigna cade da un pino andando a centrare il faro anteriore destro mandandolo in frantumi...
Infine lo scorso anno prendo l'Audi A6 Avant che ancora posseggo e un'oretta dopo averla ritirata, dalle ruote della macchina davanti parte un sasso che centra il parabrezza facendoci una piccola crepa (meno male riparata all'istante da Carglass).
Insomma, anch'io ho pagato un po' di pegno alla sfiga!!!
Ciao a tutti,
Alex

complimenti per il modo di raccontare, sembra poetico!

comunque mi dispiace per la tua fulvia!

Ho letto la tua giornata finita storta......
io avrei buttato giù l'albero