Un po’ off-topic ma…quando rivedo la fantascienza del passato, mi viene un po’ di tristezza.
Doppia. Sia confrontata alla realtà odierna, sia confrontata alla…fantascienza moderna.
Credo che in passato la visione del futuro umano fosse molto ottimistica. Si pensava in grande. Dalle astronavi, volo interstellare, altri mondi.
Restando con i piedi sul nostro pianeta, auto che volano, fantasie scientifiche di ogni genere.
Una parte di tutto ciò era alimentata dal mondo concreto, che sembrava realmente procedere per quella strada.
Nel giro di pochi anni, dall’inizio del secolo, ci sono state rivoluzioni tecnologiche inimaginabili (non è incredibile pensare
che in poco più di un cinquantennio si è passati dall’aereo dei fratelli Wright, fragile legno e tela costruito da biciclettai, al volo spaziale ?)
ed altrettante teoriche (vedi la relatività, la meccanica quantistica…)
La scienza procedeva in grande, con progetti giganteschi…dal progetto Manhattan, all’Apollo, al telescopio spaziale al CERN…
Da bambino, sognavo alternativamente (come tanti altri!) di fare l’ingegnere, l’astronauta, il ricercatore.
La realtà di oggi: la scienza avanza a passi da gigante solo nei settori privati che portano molti soldi (vedi elettronica consumer), solo dove il profitto è efficace ed efficiente.
I mezzi di trasporto si sono evoluti sicuramente, ma in sicurezza ed affidabilità, importante sicuramente, ma nella fantasia, sogno abbiamo fatto
un passo…INDIETRO !
Prendendo l’esempio di nuovo del volo…c’era il Concorde, e sicuramente quando è stato costruito si immaginavano che se all’epoca era un simbolo
di lusso e prestigio, in 30 anni tutti gli aerei sarebbero stati così (non ci voleva un grande sforzo di fantasia ad immaginarlo, bastava proiettare la velocità delle evoluzioni negli anni precedenti al futuro).
Sbagliato in pieno : sono più lenti, più brutti. Ma costano molto meno e sono molto più affidabili e semplici. Inquinano meno, anche, e sono più silenziosi.
Pian piano per le automobili succederà la stessa cosa. Anzi un po’ è già successo (stessi motori, ad ogni generazione più dormienti per le nuove norme ecologiche)
Del resto ha senso produrre auto che vanno più veloce di quanto è permesso dalle leggi per poi usarle su strada (con controlli sempre più accentuati…) ? Probabilmente, a rigor di logica…no.
L’umanità nel corso delle differenti ere ha proceduto molto lentamente. La scienza, la tecnologia e di conseguenza i suoi strumenti si evolvevano lentamente.
All’inizio del 900 è cambiato tutto, nel giro di pochi anni le rivoluzioni erano costanti. E per chi ha vissuto nel periodo d’oro (diciamo tra l’inizio secolo e gli anni 80),
normale pensare che le cose continuassero così.
Oggi invece, siamo tornati alla realtà e riusciamo a vedere quel periodo della storia umana più un’eccezione che la regola. Peggio ancora : l’uso di risorse di quegli anni
ci confronta per la prima volta con problemi mai visti prima dall’uomo, le risorse limitate, le materie prime e l’energia.
In passato, potevano essere limitate localmente, ma si trovavano altrove nel bene…o nel male (vedi guerre)…oggi, si cominciano a vedere (non ancora a scontrarci con il problema, ma a renderci conto che il problema esisterà, non subito, ma si comincia a porre) i limiti delle risorse del nostro pianeta.
Ed è giusto così, è corretto cominciare rendersi conto di queste problematiche. Anzi, l’abbiamo fatto troppo tardi. Ma ciò non toglie…che sia triste.
Anche la fantascienza moderna riflette questa tristezza : non mondi da colonizzare, nuovi paradisi, macchine meravigliose. Ma sovrappopolazione, cyberpunk, tanti gadget tecnologici per tutti e chimere dell’ingegneria genetica…tipicamente in un pianeta complessivamente sempre più squallido.
Da appassionato di scienza, spero almeno che questa crisi economica non faccia saltare anche il progetto ITER, l’ultimo grande baluardo della “big science” del passato (del resto, è stato pensato alla fine della guerra fredda, in un altro momento storico) e con il quale ho ancora legami dai ricordi d’infanzia…