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| Quattro poesie d’auto e d’amore per San Valentino | |
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+2Vicari Massimiliano Pontile 6 partecipanti | Autore | Messaggio |
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Ospite Ospite
| Titolo: Quattro poesie d’auto e d’amore per San Valentino Lun 13 Feb 2012 - 19:22 | |
| Il punto di partenza di questo nuovo argomento è una famosa frase del romanziere americano John Steinbeck, che, nel 1945, parlando della sua giovinezza e della famosa Ford T, la prima utilitaria, scrisse: “Gran parte dei bambini del tempo furono concepiti nella Ford T e non pochi vi vennero addirittura al mondo”. Lo stesso lo si potrebbe dire della Fiat 500 o 600, e certamente anche della Fulvia. Propongo dunque, per San Valentino, quattro poesie d’auto e d’amore: la prima è di Russell Edson, un poeta americano spiritoso, iperbolico e surrealista:
Russell Edson, L’automobile (1962)
Un uomo aveva appena sposato un’automobile.
Ma voglio dire, gli disse il padre, che l’automobile non è una persona, perché è qualcosa di diverso.
Per esempio, puoi confrontarla con tua madre. Vedi com’è diversa da tua madre? Si direbbe che sia più larga non è vero? Inoltre, tua madre porta i capelli con un’acconciatura diversa. Dovresti trovare qualche cosa al mondo che rassomigli a mamma.
Ho già una mamma, non c’è già lei che assomiglia a una mamma? Devo collezionare altre mamme? Sono tutte anziane signore che non stimolano minimamente il mio desiderio di procreare, disse il figlio.
Ma non puoi procreare con un’automobile!, disse il padre
Il figlio mostra al padre una chiavetta di avviamento. Vedi, questo è un pene speciale che fa dell’automobile ciò che l’uomo fa alla donna; e l’automobile dà alla luce un luogo lontano da questo luogo, mettendo al mondo i suoi cuccioli di miglia e miglia lungo il cammino.
Questo fa di me un nonno?, chiese il padre.
Questo fa di te ciò che sei nel luogo in cui sei quando io sarò lontano, disse il figlio.
Mamma e papà guardarono un’automobile con un cartello “oggi sposi” che diventava sempre più piccola su una strada.
La seconda è stata scritta dal tedesco Jacob Van Hoddis nel 1932. L’autore, ebreo, morì dieci anni dopo, nel 1942, in campo di concentramento nazista. La sua poesia, giovanile, ironica e allegra, fa ancor più stridente la sua orribile fine:
Jacob Van Hoddis, Nel laghetto dei pesci rossi (1932)
Nel laghetto dei pesci rossi è caduta la mia automobile. Un gran tonfo, un’alta ondata la mia bella si è spaventata io, tremante, resto immobile.
Per la paura abbiamo fatto l’amore Sul fondo umido e scuro dell’automobile. Purtroppo poi son venuti i pompieri E ci hanno tirato fuori…
La terza, della poetessa americana Lynne Knight, rievoca atmosfere da “American Graffiti”, e qui le tinte si fanno più audaci, ma bella è l’idea di un accadimento amoroso che fa fare un passo in avanti alla vita, senza possibilità di ritornare indietro, proprio come l’auto del nonno, che non va indietro: una vecchia Buick verde senza retromarcia.
Lynne Knight, Là, nella vecchia Buick verde di mio nonno (1982)
Mi stava toccando dove nessuno mi aveva mai toccato prima, là, nella vecchia Buick verde di mio nonno che non andava a marcia indietro, per cui io mi chiedevo preoccupata, come avrebbe fatto a girare la macchina e a rimetterla in rotta verso la scuola, là dov’eravamo sotto i pini scuri e lui che mi sussurrava “Un giorno potremo possederci completamente”, il che mi eccitò anche più del contatto, anche se sapevo che era troppo formale per essere vera passione, la vera passione ti faceva dire cose che, giuravano le suore, ti avrebbero mandato l’anima all’inferno, e cosa direbbero se mi vedessero ora, coi capelli sciolti e le labbra scorticate dai baci e la mano di questo ragazzino là, e là, e il mio cuore che batte come avrebbe dovuto battere quando il prete suonava le campane a messa, e la Buick così larga che temevo la graffiasse strisciando contro i pini e poi lui sussurrò “Dobbiamo fermarci, sai perché dobbiamo fermarci” e io annuii, credendo si riferisse al coprifuoco, perciò mi alzai e cercai tastoni sul sedile di tela le mie forcine, e mi riaggiustai i capelli e tutto tornò a posto, lui riuscì a girare la Buick e ci lasciammo alle spalle i pini con i fari ancora spenti e quando arrivammo scivolai al volante e scesi giù per la montagna e sapevo che era accaduto qualcosa, che non potevo tornare indietro proprio come la Buick senza marcia indietro, e sapevo che lo volevo, checché ne dicessero le suore, lo volevo, e riuscivo a sentire il mio corpo così vivo, come fosse nato qualcuno.
La quarta, che ricorda l’assoluta importanza (oggi dimenticata) della strettezza dell’auto in certi momenti, quando “lei preme i bei ginocchi con dolcezza” è del poeta tedesco Erich Kastner, ed è la mia preferita. Nulla accade e tutto resta una vigilia del piacere, con qualche rimpianto.
Erich Kastner, L’autopubblica troppo morale (1969)
Lui l’accompagna a casa in automobile. Lei gli racconta del marito. Lui sa quanto lei sia desiderabile ma non la guarda, muto e intimidito.
Percorrono le strade della notte Senza curarsi di chi è al volante, In cielo fitte stesse galeotte diffondono un’aura galante.
E nelle curve, dentro l’automobile, lei preme i bei ginocchi con dolcezza contro di lui, estatico ed immobile: e avvertono un brivido d’ebbrezza.
Lui le racconta di un libro che ha letto però la voce sembra quasi finta. Lei tesse le lodi del suo figlioletto però non pare del tutto convinta.
Si sente trafitto dagli occhi di lei lui, che davvero non l’ha mai guardata. E all’improvviso lei dice: “sarei già quasi a casa”, e sembra irritata.
Cade un silenzio angoscioso, pesante, questa tensione va sciolta in fretta: ecco che lui ha l’idea fulminante di raccontarle una barzelletta.
E l’automobile prosegue il viaggio e c’è profumo di amore e di benzina. Nessuno bada alla strada, al paesaggio, lui se la sente vicina vicina.
Ma è arrivata. Le prende la mano. Poi si accomiata. E’ contento. Era bello così, ne è convinto. Ma poco lontano pieno di rabbia prende a calci il cappello.
Buon San Valentino a tutti, giovani e vecchi, accasati e solitari!
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| | | Pontile
Localizzazione : Taino Età : 78 Numero di messaggi : 3549
| Titolo: Re: Quattro poesie d’auto e d’amore per San Valentino Lun 13 Feb 2012 - 19:36 | |
| Anche la mia preferenza va alla quarta. E' stata tradotta e cosi bene in rima ? Vigilia del piacere, acuta osservazione; la felicità è l'attesa, è il sabato del villaggio, non è mai al presente. | |
| | | Vicari Massimiliano
Localizzazione : Germania ma siciliano Età : 50 Numero di messaggi : 7135
| Titolo: Re: Quattro poesie d’auto e d’amore per San Valentino Lun 13 Feb 2012 - 19:47 | |
| Grazie vecchiopiero per i momenti fantastici che ci regali con le tue poesie senza di te il forum sarebbe solo meccanico e senza anima grazie di essere fra di noi | |
| | | Miky 78
Localizzazione : FOSDONDO Età : 46 Numero di messaggi : 644
| Titolo: Re: Quattro poesie d’auto e d’amore per San Valentino Lun 13 Feb 2012 - 23:37 | |
| Grazie VP, sono tutte e 4 veramente belle............che dire c'è sempre da imparare !!!!!!!!!!!!!! | |
| | | imk
Localizzazione : sicilia Numero di messaggi : 128
| Titolo: Re: Quattro poesie d’auto e d’amore per San Valentino Lun 13 Feb 2012 - 23:55 | |
| Bravo VecchioPiero.
Molto tempo fa, una canzone, di cui non ricordo chi la cantava, ne tantomeno il testo, ad eccezzione di queste frasi:
Quanto è bello andar, con la carrozzella, sotto al braccio la mia bella...
Se qualcuno ricorda il seguito potremmo provare a "restaurarla"
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| | | luciano parisi
Localizzazione : cagliari Numero di messaggi : 7772
| Titolo: Re: Quattro poesie d’auto e d’amore per San Valentino Mar 14 Feb 2012 - 7:40 | |
| A cassetta sta il cocchier,non ci perde d'occhio,guarda dentro il cocchio,poi sorride e chiude un occhio. Ho dato una mano al "restauro",Imk? | |
| | | luciano parisi
Localizzazione : cagliari Numero di messaggi : 7772
| Titolo: Re: Quattro poesie d’auto e d’amore per San Valentino Mar 14 Feb 2012 - 8:04 | |
| E continua:Il cavallo sa dove deve andar se c'e' 'na coppietta, correre non va,bella e' la citta' e poi nun c' fretta....Anche questa e' una canzone degli anni 60 (pero' avanti Cristo) Ciao | |
| | | imk
Localizzazione : sicilia Numero di messaggi : 128
| Titolo: Re: Quattro poesie d’auto e d’amore per San Valentino Mar 14 Feb 2012 - 15:16 | |
| Bravo luciano. Ti ricordi il nome della canzone e chi la cantava; cosi provo a cercare il testo integrale. Altrimenti il restauro continua. Ciao luciano. | |
| | | Ospite Ospite
| Titolo: Re: Quattro poesie d’auto e d’amore per San Valentino Mar 14 Feb 2012 - 15:19 | |
| VecchioPiero, un piacere leggerti, una fortuna conoscerti.
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| | | imk
Localizzazione : sicilia Numero di messaggi : 128
| Titolo: Re: Quattro poesie d’auto e d’amore per San Valentino Mar 14 Feb 2012 - 15:54 | |
| Oggi la carrozza può sembrare un curioso avanzo dell'antichità. Tutti voglion correre e volare, amano soltanto la velocità. Se però tu sei con la tua bella sul tassì di certo non la porterai, però sopra ad una carrozzella col tuo dolce amore a passeggio andrai. Come è delizioso andar sulla carrozzella, e sulla carrozzella sotto braccio alla tua bella. A cassetta stà il cocchier, né ci perde d'occhio, guarda dentro il cocchio poi sorride e chiude un occhio. Il cavallo sa come deve andar se c'è una coppietta. Correre non va, bella è la città e poi non c'è fretta. Come è delizioso andar sulla carrozzella, e sulla carrozzella sotto braccio alla tua bella. Lenta se ne va la carrozzella che mi porta a spasso col mio dolce amor. La serata è calma e tanto bella e felici tanto sono i nostri cuor. Tornerem che in cielo c'è la luna tante tante cose dolci ti dirò. Conterem le stelle ad una ad una e per ogni stella un bacio ti darò. Come è delizioso andar sulla carrozzella, sulla carrozzella sotto braccio alla tua bella. A cassetta stà il cocchier, non ci perde d'occhio, guarda dentro il cocchio poi sorride e chiude un occhio. Il cavallo sa come deve andar se c'è una coppietta. Correre non va, bella è la città e poi non c'è fretta. E come è delizioso andar sulla carrozzella, e sulla carrozzella sotto braccio alla tua bella. | |
| | | luciano parisi
Localizzazione : cagliari Numero di messaggi : 7772
| Titolo: Re: Quattro poesie d’auto e d’amore per San Valentino Mar 14 Feb 2012 - 18:05 | |
| Imk,e' una vecchissima canzone in "romanesco" che penso risalga a prima della 2a guerra mondiale,e non ho idea di chi l'avesse cantata.Ciao | |
| | | Vicari Massimiliano
Localizzazione : Germania ma siciliano Età : 50 Numero di messaggi : 7135
| Titolo: Re: Quattro poesie d’auto e d’amore per San Valentino Mar 14 Feb 2012 - 18:58 | |
| Credo di aver risolto il risolto il rebus aprite il link era un testo di Odoardo Spadaro
http://wikitesti.com/index.php/Sulla_carrozzella | |
| | | imk
Localizzazione : sicilia Numero di messaggi : 128
| Titolo: Re: Quattro poesie d’auto e d’amore per San Valentino Mer 15 Feb 2012 - 2:31 | |
| A questo punto penso che la carrozella sia stata restaurata. Appena in tempo per il S.Valentino. | |
| | | luciano parisi
Localizzazione : cagliari Numero di messaggi : 7772
| Titolo: Re: Quattro poesie d’auto e d’amore per San Valentino Mer 15 Feb 2012 - 8:38 | |
| Imk, "carozzella",non carrozzella. era una canzone in romanesco "de noantri" Ciao | |
| | | lex65
Localizzazione : Chiavari (Ge) Età : 59 Numero di messaggi : 824
| Titolo: Re: Quattro poesie d’auto e d’amore per San Valentino Mer 15 Feb 2012 - 14:25 | |
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| | | imk
Localizzazione : sicilia Numero di messaggi : 128
| Titolo: Re: Quattro poesie d’auto e d’amore per San Valentino Mer 15 Feb 2012 - 14:37 | |
| luciano parisi ha scritto: Imk, "carozzella",non carrozzella. era una canzone in romanesco "de noantri" Ciao--- Caro Luciano, purtroppo le reminescenze dei Greci, ci prendono in castagna. Vedi; legenda o leggenda. O una o l'altra. Grazie a Dio sappiamo che tre consonanti non sono ammesse, atrimenti sarei stato tentato. | |
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| Titolo: Re: Quattro poesie d’auto e d’amore per San Valentino | |
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